Bellezza imperfetta (tra vacche e stelle) è l’opera teatrale scritta ed interpretata da Diego dalla Palma. Come preannuncia lo stesso, l’opera non è uno spettacolo teatrale, ma bensì un viaggio suddiviso in sei tappe che definisce stazioni: coraggio, dolore, diversità, consapevolezza, disciplina e destino. Per le sei stazioni, Diego dalla Palma ha chiesto a sei intellettuali (Pietrangelo Buttafuoco, Massimo Gramellini, Paolo Crepet, Aldo Cazzullo, Massimo D’Orrico e Stefano Zecchi) di esprimere la loro idea di bellezza.
Sul palco l’autore non è solo, ci sono l’attrice Vera Dragone che dà voce alle citazioni dei sei intellettuali ed interpreta magistralmente i brani musicali di Demis Roussos, Mia Martini, Amalia Rodriguez e Ornella Vanoni. Sul palco anche Livia De Romanis violoncellista che esegue dal vivo musiche di Cesare Picco.
Il viaggio ripercorre alcune tappe della sua vita che mettono a nudo lo stesso autore.
Nel racconto, lo spettatore è accompagnato da immagini di volti femminili, di paesaggi, dalla musica e da splendidi costumi ideati dallo stesso Diego dalla Palma che con i loro colori (rosso, nero, verde, rosso e giallo, argento e bianco) rappresentano il coraggio, il dolore, la diversità, la consapevolezza e la disciplina; tutti questi elementi permettono allo spettatore di entrare nel vivo di questo bellissimo viaggio.
Il racconto del viaggio inizia con la sua infanzia in malga, prosegue con varie tappe che descrivono gioie e dolori fino all’adolescenza quando a pochi mesi dai 18 anni decide di trasferirsi a Milano.
Diego dalla Palma si racconta utilizzando anche il dialetto veneto che rende ancora più intimo il viaggio.
L’autore non racconta solo se stesso ma parla dei anche dei suoi genitori, dei suoi parenti ma soprattutto di Agnese la sua adorata mare (mamma), che per lui è stata una figura fondamentale nella sua vita. Agnese e il suo rossetto rosso che metteva anche quando andava a mungere le mucche, fa capire bene allo spettatore il significato di bellezza imperfetta che non si ferma alla forma fisica della bellezza ma va in profondità e mette in luce la bellezza intima dell’anima.
Il viaggio termina con una sorpresa finale, la lettera mai scritta da Agnese ed indirizzata a suo figlio.
Nella serata milanese, sul palco del Teatro Manzoni, è salita la straordinaria attrice Giulia Lazzarini per la lettura della bellissima lettera che sicuramente ha lasciato traccia nei cuori degli spettatori presenti.
Pur non essendo uno spettacolo teatrale ,il racconto del “suo viaggio” è ben rappresentato dalle scenografie e coinvolge lo spettatore in un’ osmosi di emozioni che lo porta all’interno del viaggio stesso.
Questa rappresentazione di Diego dalla Palma permette di avere una visione della bellezza profonda, utile soprattutto in questo tempo in cui la bellezza è vissuta in modo troppo superficiale.
Diego dalla Palma va nel profondo e rende omaggio alla vera bellezza.
Cristina Poggi – RadioBlaBlaNetwork NEWS
Foto: Teatro Manzoni