Il Consolato Generale Giapponese ospita, fino al 28 dicembre 2022, la mostra pittorica, di Laura Facchinelli
“Giappone, Alberi e Grattacieli”, co-organizzata dall’Associazione dei Giapponesi del Nord Italia e dal
Consolato .
I quadri esposti sono dipinti olio su tela e hanno come filo conduttore l’armonia tra natura e grattacieli,
l’artista mette in contrapposizione questi due elementi così diversi ma allo stesso tempo complementari.
L’artista si è lasciata ispirare dalle fotografie scattate durante un suo viaggio in Giappone e , ha voluto
riprodurre su tela ciò che l’ha affascinata di più, il verde dei parchi e dei giardini curati nei minimi dettagli
contrapposti alla modernità delle figure geometriche dei grattacieli con le loro linee essenziali.
Nei quadri ritroviamo la tradizione dell’arte figurativa che per l’artista è in grado di rappresentate la
realtà che cambia.
In esposizione ci sono questi 5 quadri : Tokyo Alberi e grattacieli, Fiori di Loto, Metafisica dei grattacieli e
Primavera Giapponese, Kyoto che ben rappresentano la sobrietà del Giappone.
Nel quadro “Tokyo Alberi e grattacieli” che dà poi il titolo anche alla mostra , si contrappongono due
elementi diversi, la geometria delle costruzioni con le finestre della facciata e lo sfondo naturale del parco.
Nel quadro “Fiori di Loto” invece sono le foglie di loto che si muovono nel vento ad essere contrapposte
allo sfondo rigido e geometrico del grattacielo.
Nel quadro “ Kyoto” l’artista ha dipinto il Padiglione D’oro di Kyoto rappresenta quasi una pausa rispetto
agli altri quadri esposti, in questo dipinto l’elemento principale è la bellezza del paesaggio che è solo da
contemplare.
Nel quadro “ Primavera Giapponese” l’artista ha reinventato il paesaggio, prendendo spunto da una foto
scattata durante il suo viaggio in Giappone nel quale ha fotografato il grattacielo dal basso e, nel dipinto
questa prospettiva è ben visibile, gli elementi in contrasto sono le linee diagonali delle finestre e la chioma
fiorita degli alberi di pesco e di ciliegio che ingentiliscono e compenetrano la modernità della costruzione
rigida.
Nel quadro” Metafisica dei grattacieli” l’artista si ispira alla pittura metafisica italiana di De Chirico, anche
se in forma diversa, e nel quadro oltre ai due elementi natura/geometria, troviamo una fuga prospettica
che comprende gli edifici uguali nel colore e più o meno anche nella forma e i piccoli alberi e che fugge
verso il fondo buio, abbiamo quindi un’incognita, perché non sappiamo cosa ci può essere al di là della
strada.
I quadri mettono in rilievo dettagli che l’artista ha colto e ha voluto trasmettere per andare al di là della
visione realistica del paesaggio.

Francesco Lubrano – RadioBlaBlaNetwork News