A pochissime ore dall’inizio delle F4 2021 ecco le parole dei protagonisti nella conferenza stampa di presentazione delle F4 2021.

Jordi Bertomeu – Ceo Eurolega: «Permettetemi di ringraziare e congratularmi con tutte le componenti di Eurolega, squadre, arbitri, organizzatori ed anche i partner commerciali. E’ stata una stagione difficilissima ed essere qui è un grande merito di tutti. Mancheranno i tifosi, il nostro valore principale, ma porteremo il nostro gioco nelle case di tutti grazie ad un’esperienza tecnologica unica. E’ stata una stagione tecnicamente incredibile e sono certo che le 4 squadre alzeranno ulteriormente questo livello».

Ergin Ataman (coach Anadolu Efes Pilsen): «Prima di iniziare vorrei sottolineare la mia personale amarezza per l’assenza di BeIn Sports Turchia. Le autorità tedesche hanno bloccato il loro ingresso nel paese ed è una cosa di cui non mi capacito. Spero che i nostri tifosi potranno comunque seguirci dalla Tv, ci mancano molto. Essere qui è un grande onore per noi, con il mio staff abbiamo lavorato a lungo per creare un gioco di squadra collettivo. Sono onorato di allenare questi ragazzi e vorrei averli per il maggior tempo possibile. Non sappiamo come sarebbe andata lo scorso anno e non lo saprà nessuno. In questi anni abbiamo comunque vinto in Turchia e giocato un grande basket. Rispettiamo il Cska, ma siamo qui per vincere».

Vasilije Micic (Anadolu Efes Pilsen): «E’ un grande un onore essere qui per me. Le partite con il Cska sono state molto strane in questa stagione, entrambi abbiamo cercato di dimostrare la nostra forza. La sconfitta di Mosca ha saputo darci la carica giusta per dare una svolta alla stagione. Essere nominato Mvp della stagione significa tanto per me, ora dobbiamo concentrarci sulle prossime due partite e dare il massimo».

Dimitris Itoudis (coach CSKA Mosca) : «Grazie ai miei giocatori ed a tutto l’ambiente CSKA, nonostante decine di difficoltà, siamo arrivati qui. Avremmo potuto arrenderci ma non lo abbiamo fatto ed eccoci qua. Il rinnovo? Abbiamo ancora desiderio e voglia di essere protagonisti insieme. Non è un lavoro essere al CSKA: mi godo ogni ogni giorno, è una gioia lavorare per questo club e questa gente. Cambiare dopo l’addio di Mike James? Non è stato facile, ma questi ragazzi come Will che è qui con me l’hanno reso possibile e ne sono orgoglioso. L’Efes è una grande squadra. Ci alleniamo per affrontare le sfide, loro hanno molti creatori anche dalla panchina, sono eccellenti tiratori. Dovremo difendere con loro, ma potrà esserci anche il momento in cui il nostro attacco sarà decisivo. Sono orgoglioso di quanto fatto e come Coach ho avuto a disposizione gente che non ha mai mollato, come ho detto. E’ importante quanto fatto. Ho spesso detto che il passato vada messo a riposo, quanto fatto rimane, ma siamo qui e vogliamo esserci per provarci fino in fondo».

Will Clyburn (CSKA Mosca) : «Quello che abbiamo fatto due anni fa non lo dimentichiamo, ma dobbiamo vivere nell’oggi. Giochiamo e vediamo chi è la squadra migliore che vince. Tornare dall’infortunio di Berlino? E’ stata durissima. Dopo l’operazione ci sono giorni in cui non puoi nemmeno camminare, ma come nella vita, devi reagire. Mi hanno aiutato tantissimo medici, fisioterapisti e tutto lo staff. Un cammino molto complicato».

Nikola Mirotic (Barcellona) : «Sono molto fortunato ad essere qui con il Barcellona dopo tanti anni, è emozionante. Vincere un Eurolega è uno dei miei più grandi obiettivi. Saranno i dettagli a fare la differenza. Punteremo sui rimbalzi offensivi, ma il nostro gioco partirà dalla difesa e dalla mentalità difensiva. Dobbiamo dare il meglio di noi. Sono qui per vincere il titolo, Micic ha fatto una grande stagione e ha meritato l’Mvp. Il mio compito è quello di portare la squadra più in alto possibile».

Sarunas Jasikevicius (coach Barcellona): «Essere qui è un grande onore per me. Nelle Final 4 devi essere bravo a gestire la pressione e cercare di difendere al meglio. Voglio vincere ovunque sia, chiunque arriva qui pensa di avere un’occasione, per questo la pressione va gestita da qualsiasi parte arrivi. Dovremo controllare tutto quello che possiamo, rimbalzi, difesa e attacco, non dobbiamo preoccuparci di vincere. Siamo stati tutti molto contenti dell’arrivo di Gasol, il nostro obiettivo era quello di integrarlo pian piano e nelle ultime settimane ha dimostrato ciò che può dare alla squadra».

Ettore Messina (coach A|X Armani Exchange Milano): «Per noi è un grande traguardo dopo 29 anni di attesa, partendo dal nostro grande proprietario Giorgio Armani. Se faremo bene e se la nazionale farà bene, il basket italiano attrarrà investitori e quello farà il bene del movimento, non solo il nostro. Credo che nessuno della squadra senta la pressione. Non siamo i favoriti. Abbiamo fatto una stagione fantastica, ma l’obiettivo è continuare a raggiungere questi risultati in futuro. Giocare la prima Final Four non è facile per nessuno. Chi dei nostri lo ha già fatto sarà fondamentale per condurli a fare il meglio. Non essere qui la prima volta ti aiuta ad assentarti dal contesto. Chi ci è già stato deve aiutare chi è alla prima esperienza, che è sempre la più complicata. La differenza tra le Final Four con Cska e Virtus e con quelle di Treviso e Milano è che nel primo caso eravamo i favoriti. Siamo qui con meno pressione e potrà farci bene. Quando si gioca contro una difesa così eccellente, bisogna cercare di trovare il tiro migliore. Dobbiamo limitare il numero di cattivi tiri e limitare le palle perse. Speriamo di riuscire ad eseguire bene. Mi sto godendo questa Final Four, indipendentemente dal risultato. Non mi godo mai tanto una partita, però essere qui è una grande ricompensa. Mi sto godendo ogni singolo minuto, allenamento e conferenza stampa di questa esperienza».

Sergio Rodriguez (A|X Armani Exchange Milano) : «Pensavo di chiedere a Saras un consiglio su come vincere, ma ora che giochiamo contro, penso mi porterebbe fuori strada». Abbiamo sempre aggredito il momento. Siamo stati uniti tutta la stagione, ora dobbiamo semplicemente adattare il nostro atteggiamento a quello della stagione. La chiave di tutto è l’approccio alle partite, che sia la prima o la seconda partita, è tutta una questione di approccio. Io, Kyle e Gigi dobbiamo aiutare i nostri giovani a stare al meglio possibile in campo sotto molti aspetti».

Kruno Simon (Anadolu Efes Pilsen): «Vasa Micic è il mio migliore amico, lui dà tutto per la squadra, lo merita (ndr MVP) dal primo giorno con noi. Il premio di MVP è stato consegnato con una sorpresa, una riunione che doveva essere sui protocolli di sicurezza. Poi ho visto sua sorella, ho capito e sono stato molto orgoglioso. Il tiro col Real? E’ un gioco di squadra e noi siamo in tanti che possono prendersi e segnare quel tiro. Le polemiche sullo scorso anno non concluso mi interessano pochissimo. E’ tutto nuovo, abbiamo una chance, guardiamo al futuro, il passato è alle spalle. Ero un buon giocatore anche negli anni all’Olimpia, ma non voglio fare paragoni. I compagni sono importanti e ti rendono un giocatore migliore. Giocare insieme a dei campioni aiuta molto. Troviamo un CSKA molto cambiato dopo la partenza di Mike James. Domani vedremo se avremo capito il da farsi di fronte a queste novità. Serve concentrazione dal primo istante contro una squadra dura come la loro».

Bryant Dunston (Anadolu Efes Pilsen): «La serie col Real ci ha insegnato moltissimo. Siamo una bella squadra, stiamo bene in campo come fuori, ma senno siamo concentrati al 100% è un problema. Grande il lavoro del Coach nel preparare gara 5. Non penso al fatto che possa essere un’ultima occasione in carriera. So che non succede sempre di essere alle Final 4 e mi godo il momento dando tutto quello che ho. Ad inizio anno abbiamo sofferto, poi abbiamo capito che dovevamo dare sempre il 100% altrimenti anche i Playoff sarebbero stati a rischio. Così siamo diventati ciò che siamo stati negli ultimi 5 mesi. Le gare di stagione regolare col CSKA sono state partite molto strane e molto differenti. Ora è una storia completamente diversa».

Daniel Hacket (CSKA Mosca) : «Credo che le Final 4 siano un evento unico, quando giochi una partita secca può succedere tutto. Siamo consapevoli delle nostre possibilità, sappiamo chi siamo e possiamo giocarcela contro tutti. Siamo cambiati rispetto al passato, Milutinov è fuori da tempo e James è volato in America. Il nostro spirito e il sacrificio di squadra, però, non sono cambiati, abbiamo giocato dei buoni playoff e siamo fiduciosi. Indossando questa maglia abbiamo enormi responsabilità ogni giorno. Ho cambiato ruolo e modo di giocare, ma per me non è affatto un problema. Coach Itoudis è molto importante per noi, ha vinto molti trofei da allenatore. Cerca di stimolarci ogni volta a dare il meglio per vincere».

Torninke Shengelia: (CSKA Mosca): «La partita di domani sarà totalmente differente rispetto a quelle della stagione regolare. Domani dovremo giocare con tranquillità, l’Efes è una grande squadra e per questo dovremo entrare subito in partita. Conosciamo le potenzialità dei nostri avversari. Partecipare a questo tipo di eventi è sempre bello, mi piacerebbe giocare domenica per il titolo. Essere in un grande club come il Cska è una grande opportunità che comporta grandi responsabilità. Non avere Milutinov è una grave perdita, ma allo stesso tempo ci sono dei giocatori altrettanto importanti che possono dare il loro contributo».

Kyle Hines (A|X Armani Exchange Milano): «Dal primo giorno l’obiettivo era arrivare qui. La nostra motivazione era questa, riportare Milano alla gloria europea. All’inizio la trovare la chimica è stato difficile, ma ci siamo riusciti, nonostante la pandemia e gli infortuni. Siamo stati una delle squadre più continue in Eurolega, questo ci ha portato qui. Siamo stati lontani dal basket per tanti mesi e siamo ancora più motivati. Per me è sempre importante godere questi momenti, considerando le difficoltà di quest’anno.È una partita secca, tutto è possibile ed ogni possesso conta, è il bello di questo evento. Abbiamo tanti giocatori di esperienza, cerchiamo di fare del nostro meglio per parlare ai giovani. Nel 2011 alla prima Final Four, facevo domande ai miei compagni e loro mi rispondevano “Fai quello che hai fatto sinora, non devi essere un supereroe”. E’ quello che cerco di trasmettere ai compagni più giovani. Avevo 24 anni, avevo gli occhi sbarrati ed era la mia prima esperienza. Ora sono stato qui diverse volte e so cosa bisogna fare. Voglio continuare a vincere ed è questo per cui gioco. Una delle cose belle dell’Eurolega è che ogni partita è diversa. Certo, qualcosa possiamo imparare dalla loro serie con lo Zenit, ma qui siamo alle Final Four e non conta quello che è successo prima. Dovremo essere pronti per sfruttare al massimo le nostre possibilità. Ormai sono tanti mesi, siamo sempre andati avanti e indietro tra Eurolega e campionato. La competitività del campionato italiano ci ha aiutato, giocare contro un’ottima squadra contro Venezia è stato molto utile per preparare le Final Four».

Malcolm Delaney (A|X Armani Exchange Milano) : «E’ una grande motivazione giocare contro il Barcellona. Però penso alla mia squadra, a quello che possiamo dare. Loro sono certamente una buona squadra, ma quello che è successo in stagione regolare ora non conta più. Quest’anno non è stato facile per me fisicamente: ho avuto un problema a settembre e poi l’operazione. Ora sto molto bene, anche mentalmente. La mia fiducia piano piano è tornata ed ora mi sento bene. Ora sono un leader migliore, riesco a guidare meglio i miei compagni ed a farmi sentire di più in campo».

Pau Gasol (Barcellona): «Sto bene, è un buon momento, sia mentale che fisico, per me e per la squadra.Sono passati 21 anni dalla mia ultima Final 4, ma oggi serve pensare solo al futuro, il passato non conta. Amo il gioco, oggi come prima, so di vivere un’opportunità speciale e di essere cambiato molto rispetto a quella prima esperienza. Se giochi nel Barça sai che le aspettative sono sempre alte. Dobbiamo solo concentrarci su ciò che sappiamo di dover fare. Milano ha grandi tiratori, realizzatori efficaci e giocatori esperti. Ettore li guida da Coach che sa come si vincono queste gare e dovremo essere più bravi di loro in questo. Voglio godermi il momento, voglio che lo faccia anche la squadra. In Eurolega ogni gara è una battaglia, quello è il bello.Jasi è sempre stato un leader anche in campo, oggi è bello vederlo in un ruolo diverso in cui sa di dover curare molti più dettagli».

Brandon Davies (Barcellona): «Milano ha comunque una buona stazza, noi dobbiamo pensare ad eseguire le cose che vogliamo fare. Nelle due gare di stagione regolare abbiamo fatto molto bene, cambiando con efficacia. ma domani sarà un’altra storia.Essere qui è sempre un privilegio, che ci si arrivi da “underdogs” o da favoriti. Ricevo quotidianamente messaggi da amici lituani che mi incoraggiano a portare casa il trofeo».

Lorenzo Lubrano RadioBlaBlanetwork News