Terza avventura di Cloe e del suo gatto Pablo.

Rispetto ai due precedenti, “L’enigma” procede in un crescendo importante perché, oltre a mettere su carta i classici fatti che possono essere narrati in un romanzo giallo, si preoccupa di approfondire anche tematiche importanti tra le quali quella del femminicidio. Non per niente l’autrice ha deciso di devolvere parte del ricavato delle vendite al collettivo del Progetto Aisha, ente che si preoccupa di tutelare tutte quelle donne che hanno subito violenze o soprusi.

In questo libro, la bravura di Sacrato consiste nel sapere sensibilizzare una volta di più chi legge al problema di questi maltrattamenti che spesso si concludono con gesti estremi, calibrando il discorso con aspetti più quotidiani, a volte seri e a volte caratterizzati da qualche dettaglio divertente.

All’interno delle pagine, poi, è possibile vedere quale attenzione ci sia nel descrivere le umanità che partecipano all’azione del romanzo. E’ vero ci sono alcune macchiette, nel complesso molto divertenti, che comunque rientrano nell’economia dell’impianto narrativo. Ci sono però anche #PERSONE che agiscono e che sono caratterizzate da toni molto profondi. #PERSONE che, nel mentre delle indagini, in continuo confronto con se stesse, prendono consapevolezza di un dolore importante che ha segnato la loro ‘vita precedente’. E da questo dolore ripartono…

“L’enigma del gatto” è quindi un libro che si potrebbe definire #multitasking, in quanto oltre alle componenti di ‘settore’ fornisce ampi squarci relativi ad altri ambiti.

Non si capisce fino a che punto Sacrato abbia voglia di chiudere con questo volume la storia della sua eroA e degli altri personaggi che le fanno da contorno o se abbia in serbo di far continuare le loro vicissitudini creando nuove avventure.

Dico questo perché Cloe ricostruisce un po’ se stessa aprendosi nuovi orizzonti. Ed è in questi nuovi scenari che piacerebbe vedere come va avanti il suo quotidiano.

Sì, è vero, nell’articolo ho parlato poco dei risvolti gialli presenti nel testo. Non mancano, e sono tutti curati a dovere. Ma sarei stato un lettore cieco se mi fossi limitato a parlare di quelli quando la trama si presenta con le considerevoli sfaccettature elaborate da Sacrato.

Enrico Redaelli – RADIOBLABLANETWORK NEWS