Poteva essere #facile per l’autore cadere nella ripetitività, visto che il romanzo è il quinto della serie dedicato alla magliaia Delia. Alle volte, capita che, trovata una #ricetta di scrittura, su questa si mettano in piedi storie e romanzi che non rischiano, che mescolano l’ordine degli addendi ma senza cambiare il risultato. Dopo un po’ finiscono per dire le stesse cose.

Non è ASSOLUTAMENTE il caso di Biagini.

Dopo così tante avventure c’era il pericolo per Delia che la sua saga segnasse il passo, perché l’ambientazione delle vicende sempre nello stesso quartiere poteva risultare stretta alla narrazione. E invece con questo episodio sembra, come si direbbe oggi, che Porta Venezia venga #aumentata dalla nuova #materia creata dal giallista ligure.

L’intreccio è intrigante. Con il suo ritmo e con i suoi risvolti sfaccettati, esso è capace di rivelare piccoli e grandi colpi di scena.

In questa specifica occasione, poi, l’autore fa diventare #Caso il caso, proprio per far capire come il concorso di certe situazioni accidentali domini il nostro quotidiano più di quanto si possa credere.

L’elemento che nei libri di Biagini ricorre sempre, non tradisce mai e lascia sempre soddisfatti riguarda come sempre le caratteristiche possedute dai personaggi rappresentati all’interno del plot. E’ un’umanità tangibile, è un’umanità che conferma le capacità di osservazione dello scrittore. Perché se alcune figure sono completamente inventate, altre sono invece prese pari pari dalla realtà. In quest’ultimo caso, la bravura di Biagini non risiede nel concepire dettagli sulla loro personalità. Semmai si tratta di apprezzare come quel determinato personaggio, realmente esistente, sia stato messo su carta senza omissioni di sorta.

Non c’è solo la storia. Non c’è solo l’umanità. C’è anche la scrittura, accompagnata da un linguaggio #familiare, un linguaggio che non vuole mettersi sul piedistallo per dimostrarsi superiore al pubblico. In tal senso, Biagini conferma di avere uno stile accattivante capace di attirare l’attenzione, ma senza effetti speciali. Anzi, come sempre questo stile può essere paragonabile ad un piacevole diavolo tentatore perché, mentre si è affaccendati nelle proprie incombenze, scatta la voglia di continuare a leggere anche un solo pezzettino.

Per sapere come va avanti la vicenda. Perché anche questa trama suscita una progressiva curiosità.

E non ti accorgi di finirlo in pochissimo tempo, tanto è bello.

Enrico Redaelli – RADIOBLABLANETWORK NEWS