A volte basta un pensiero per renderci felici…

(La caduta)

La solitudine dei genitori. La solitudine dei nonni. La paura come via di mezzo che allenta la teoria di un futuro felice. Le tre chiavi della vita che si incastrano nella stessa chiusura. Una chiusura che allude a una richiesta di aiuto che, in tarda età, si trasforma nell’unica soluzione esistente: la casa di riposo.

La caduta è la storia dell’anziana Mariuccia (Rosanna Griffini), madre di due figli adulti e vedova del suo dolce Pietro incastonato in una fotografia in bianco e nero che le resta sempre vicino, accanto al suo letto. Vive nella sua grande casa, colma di ricordi e consuetudini a cui rimane fedelmente ancorata e il “va tutto bene” detto con un’aria di sfinimento emotivo diventa un mantra scolpito tra le quattro mura del passato che strizza l’occhiolino a un presente ordinario. Ma il momento in cui chiedere aiuto arriva in men che non si dica, tra un’accidentale caduta dopo una doccia calda e la bisbetica vicina di casa Grazia ‒ sola e anziana come lei ‒ che la ricatta pur di concedersi il suo piacere proibito, negato per la sua salute fisica. Così trattiene l’impulso di alzare il telefono e chiamare il figlio che aveva pensato, insieme alla sorella, di strapparla dalla sua indipendenza per portarla in un RSA.

Mariuccia resiste, con un ematoma sull’occhio destro e il gesso nel braccio. E cerca di guarire recuperando tutte le energie durante il suo periodo di convalescenza. Ma il tremore al braccio destro (ri)bussa la porta del dolore. E la sua forza cede, tra una zuppiera che si frantuma sul pavimento e le incomprensioni dei figli riuniti a pranzo insieme ai relativi compagni in una giornata di reunion familiare. E la consapevolezza di un radicale cambiamento che aleggiava nella conversazione diventa sempre più certa per Mariuccia, che non riesce a comunicare il suo punto di vista sulla decisione ferrea dei due figli.

Luca Barera, regista, video editor, motion designer e graphic designer italiano, dirige ‒ e produce ‒ un cortometraggio attuale, ben recitato da Rosanna Griffini nel ruolo dell’anziana Mariuccia, risucchiato nella spirale di meditata riflessione sulla solitudine di uomini e donne a cui non si può rimanere indifferenti.

Con un budget contenuto per un cortometraggio indipendente che si avvale di importanti collaborazioni con Psycho Film, La Settima Arte, Croce Verde Fino Mornasco, Gigaset, Camomilla Milano, Lombardia Film Commission e NAM, La caduta distribuito da Emera Film ‒ costruisce una cerniera che unisce il passato fatto di rimembranze ormai scomparse, il presente che si trasforma nell’ostilità della vita che deve far i conti con l’insolenza umana, e il futuro che si appiglia alla brevis vita scevra di qualsiasi meta. Nello scontro generazionale che difetta di comunicazione tra tutte le parti, di emozioni e fragilità mai rivelate, di perdita della propria libertà sociale ed economica, di ricordi passati, delle proprie abitudini identiche giorno dopo giorno e del proprio e infinito amore verso il marito, l’unica persona che la guarderà dall’alto e l’aiuterà sempre in qualsiasi situazione.

Un promettente cortometraggio firmato da un giovane regista italiano, che ha ottenuto una menzione d’onore al Festival del Cinema di Cefalù e ha presentato La caduta alla selezione ufficiale del MonaCorti Film Festival di Monaco di Baviera e al Clapperboard Golden Festival a San Paolo, in Brasile.

VOTO: 7

Martina Corvaia – RADIO BLABLANETWORK NEWS – 25/07/2022