Assago – Presso la secondaria del Mediolanum Forum d’Assago si è svolto il Media Day di coach Ettore Messina con i giornalisti, in vista dell’annata 23-24.

“Per certi versi sono stati mesi belli perchè sai abbiamo finito la stagione bene e quindi in sostanza è tutto molto più bello. Mi sono accorto quanto aver vinto due volte di fila lo scudetto sia stato molto apprezzato. La questione di Napier ve l’abbiamo già spiegata, ha scelto un altro tipo di contratto ed ha preferito andare a giocare alla Stella Rossa. Dobbiamo al Sig. Armani e al Sig. Leo l’impegno non solo economico, ma anche di amore per la squadra, aldilà di aver portato qui Nikola. Il modo in cui cerchiamo di fare le cose abbia avuto un suo valore, oltre alla presenza di alcuni giocatori di riferimento. E’ un motivo di orgoglio e responsabilità, che c’è quando arriva un giocatore così. Sai che devi fare le cose nel modo migliore possibile, e come sempre ci proveremo».” Le prime parole del coach catanese.

 “Sono rimasto molto in contatto con lui durante gli anni. In questi anni ha avuto gesti di affetto che sono poi cose che ti rimangono. E’ sposato, con due figli, molto religioso ed è empatico, che anche qui appena arrivato ha trovato subito in un modo di porsi. E’ tutto tranne che una super stella. Ecco, un conto è il Nikola Mirotic giocatore, del grande contratto con il Barcellona, che ha giocato e bene in Nba. Un altro è la persona. Sono due cose totalmente diverse. Tanto ha killer instinct in campo, tanto fuori è uno tranquillissimo con cui andare fuori a mangiare una pizza e fare due chiacchiere. L’ho messo nei primi cinque a 19 anni a Madrid. Una delle ragioni per cui penso mi voglia bene sia anche quella.” Su Nikola Mirotic

“Tutte le squadre fanno cose semplici, pick and roll, blocchi per i tiratori, qualcuno va in post basso. Noi aggiungiamo un giocatore come Mirotic, che è molto pericoloso in post basso, analogamente Poythress che però è anche molto atletico e versatile difensivamente, Kamagate che è un giocatore molto verticale che crescerà e avrà un bellissimo futuro. Loro ci aiuteranno a fare meglio quello che facciamo di solito. Di sicuro abbiamo più completezza tattica, più post-up, più giocatori di pick and roll oltre ai tiri in uscita dai blocchi di Billy e Shavon. Lo scorso anno avevamo sicuramente meno pericolosità in post basso di quella che volevamo avere. La profondità e la versatilità che abbiamo è una cosa eccellente”.

“Da loro (Pangos e Baron) ho avuto eccellente referenze su Alex come ragazzo: per noi è molto importante. La questione della profondità della squadra è legata anche al fatto che si stanno giocando i Mondiali e non ci sarà la finestra Fiba a novembre ma si aggiungeranno i play-in. Significa che potrebbero esserci due partite in più ma soprattutto che per confezionare il calendario di EuroLeague hanno dovuto comprimere i turni e aggiungerne uno a gennaio. Noi abbiamo cinque giocatori che non so quando e se potranno riposarsi. Arriveranno prima della Supercoppa e non avranno momenti liberi fino alla finestra di febbraio. Quindi siamo fortunati ad essere profondi nel settore dei lunghi. In più, Mirotic ci darà minuti anche da ala piccola per compensare l’addio di Datome. E’ ovvio che non sono uguali, ma sono tutti e due giocatori alti che sanno tirare da fuori e giocare in post basso. Perso un campione come Datome, non avrebbe potuto esserci una soluzione di tamponamento migliore”. Su Poythress

 “Di positivo mi porto la coesione, perché potevamo affondare tante volte, ma è stata dura mentalmente ed è rimasta insieme, unita, grazie alla spinta dei veterani, Melli, Datome, Hines. L’impegno quotidiano e il modo in cui hanno fatto le cose nel modo giusto è qualcosa di cui sono molto grato ai ragazzi che sono ancora qui. E’ ovvio che le nove sconfitte di fila, il buco che ci siamo scavati in EuroLeague, gli infortuni e l’impossibilità di avere quintetti stabili sono un qualcosa che vorrei evitare trovando in tempi logici gli equilibri giusti e continuità”.

Ha avuto un’estate in cui ha lavorato bene, è arrivato in una condizione decisamente migliore rispetto a quella dell’anno scorso quando era reduce da un’esperienza a Cleveland durante la quale non aveva giocato molto. Ha in qualche modo concordato con la Federazione Canadese di non partecipare ai Mondiali per poter venire subito qua. Mi sembra molto conscio di quelle che sono le aspettative, i nostri desideri e di come possa essere il Pangos di Zenit, di Barcellona, quello che per tanti motivi l’anno scorso non è riuscito ad essere. Lo vedo bene in allenamento, mi sembra che la presenza di Nikola e Poythress, che conosce, lo stia aiutando a esprimersi al meglio”. Su Pangos

“Mi auguro che ritorni quello di tre anni fa come numero di partite quando ha avuto un impatto enorme. Nelle ultime due stagioni ha saltato tante partite. Nei playoff si è visto che impatto possa avere per noi pur non essendo al cento per cento. Lo abbiamo rifirmato con grande convinzione e fiducia e ottimismo pensando al futuro”. Su Shields

 “Alcuni dei nostri lunghi hanno bisogno di essere serviti in velocità e movimento. Poythress e Kamagate possono anche giocare un po’ di più sopra il ferro, come Tarczewzki qualche anno fa. Questo può aiutare le guardie perché quando giochi insieme ad uno che rollando può schiacciare ogni volta ti garantisce un’altra dimensione”. Sui lunghi

“Quando abbiamo avuto la possibilità di aggiungere Nikola abbiamo pensato che sarebbe stato più giusto per Biligha andare da un’altra parte, arrivato a questo punto della carriera anche dopo anni importanti, l’apporto che ci ha dato nella stessa finale. Ci ha sempre aiutato, è sempre uno della famiglia, gli auguriamo un grande campionato tra l’altro in una società seria come Trento. Se non fosse arrivato Mirotic ci sarebbe stato spazio per lui, perché non avremmo preso un simil Nikola che neppure esiste. Così non c’era. Baldasso è molto più giovane. Lui voleva giocare e aveva questa opportunità a Tortona. Gli ho consigliato di andare, fare bene e magari ne riparliamo. E’ un giocatore che seguiremo perché può anche tornare ad essere uno da Olimpia. Mi è sempre piaciuto il suo atteggiamento, la sua capacità di non avere mai paura di tirare ad esempio”. Sulle partenze di Baldasso e Biligha

“Quando abbiamo avuto la possibilità di aggiungere Nikola abbiamo pensato che sarebbe stato più giusto per Biligha andare da un’altra parte, arrivato a questo punto della carriera anche dopo anni importanti, l’apporto che ci ha dato nella stessa finale. Ci ha sempre aiutato, è sempre uno della famiglia, gli auguriamo un grande campionato tra l’altro in una società seria come Trento. Se non fosse arrivato Mirotic ci sarebbe stato spazio per lui, perché non avremmo preso un simil Nikola che neppure esiste. Così non c’era. Baldasso è molto più giovane. Lui voleva giocare e aveva questa opportunità a Tortona. Gli ho consigliato di andare, fare bene e magari ne riparliamo. E’ un giocatore che seguiremo perché può anche tornare ad essere uno da Olimpia. Mi è sempre piaciuto il suo atteggiamento, la sua capacità di non avere mai paura di tirare ad esempio”. Sul gruppo di italiani

“Mi tolgo un sassolino. Una cosa che mi un po’ sorridere e un po’ girare le palle… Coldebella, Binelli, Marconato in quintetto base in Nazionale, Ginobili, Jaric, Nesterovic centro titolare della Virtus campione d’Europa, Smodis e Andersen titolari nella Virtus del Grande Slam, Kurbanov 20’ in finale a Praga, Bargnani. Quando mi vengono a rompere le scatole che non faccio giocare i giovani, dico: io faccio giocare i giovani, bravi. Ma non è solo una questione di talento:Quelli che oggi ho in Olimpia magari non sono così bravi, ma nella mia sensazione credo che possano essere dei giocatori in grado di stare in campo con personalità. La differenza è la personalità. Se vai in campo, fai due errori e ti caghi addosso perchè l’allenatore ha urlato non va. Se hai bisogno del pannolino, non puoi stare in campo.” Sui giovani

“Noi l’anno scorso ci abbiamo pensato molto a penderlo, ma non c’è stato verso di portarlo via, perchè era sotto contratto e per una serie di ragioni non si sentiva di venir via. Quest’anno c’è stata la possibilità. E’ un giocatore atletico, che ha avuto sulle spalle una squadra di Eurolega gli ultimi due tre anni. E’ un altro realizzatore ed infine a giochi rotti ci può dare una grande mano. Ottimo complemento per Pangos perchè hanno caratteristiche diverse e spero che continui a fare bene come ha fatto con l’Alba.” Su Maodo Lo

“Siamo felici che Milan Tomic sia con noi. È stato un campione da giocatore, ha allenato con Bartzokas e Ivkovic da assistente. Aiuterà anche Peppe Poeta a crescere ancora. Dan Shamir ci ha lasciato per stare di più con la famiglia e allenare. Non avremmo potuto trovare di meglio. E voglio anche salutare Tom Bialaszewski: sono convinto che farà bene a Varese”. Sul Milan Tomic (nuovo assistente di Ettore Messina al posto di Dan Shamir)

“Siamo come marito e moglie. Discutiamo ma sappiamo che non esiste un marito o una moglie migliore di quella che abbiamo”. Sul GM biancorosso

“Oggi so che dopo due scudetti mi vogliono bene, poi so che quando perdiamo mi vorranno meno bene. Ma ogni giorno è bello venire a lavorare sapendo che siamo in movimento e possiamo ancora crescere tanto in campo e fuori” Sulla città di Milano

Lorenzo Lubrano – RadioBlaBlaNetwork News

Foto: Olimpia Milano