Dal 2 al 24 marzo 2024 si è tenuta la mostra “Entre-deux, Tra due” di Maud Brosse in via Savona 94/A negli ex spazi Ma.Gi.Ca.art.

Maud Brosse, francese, ha sempre vissuto “tra due”, due città, due paesi (Francia e Italia), due lingue… ed è così che l’ho conosciuta, all’Accademia di Brera dove lei era in Erasmus ed io al primo anno di Pittura. 

Ultimati i suoi studi, Maud diventa professoressa di arti plastiche prima alle medie e poi al liceo in Francia. Passano gli anni e si concentra su questo lavoro, con la sua grande voglia di fare e la sua passione diventa un brava professoressa, di quelle che quando le incontri sul tuo percorso di studi ti sanno cambiare la vita e che non dimenticherai mai. La nostra amicizia in parallelo continua, porta i suoi studenti in gita in Italia, a Milano e non solo. Finché una sua allieva del liceo non le dice “Ma Prof! Lei cosa fa? Noi le mostriamo i nostri lavori, ma i suoi? Non li abbiamo mai visti”. Questa riflessione è come un fulmine che riaccende in Maud il bisogno di creare per sé e per gli altri. “Non abbiamo un’etichetta sola, io posso essere prof, artista, figlia, innamorata, zia…” condivido questo in pieno visto che anche io sono artista ma scrivo anche questi articoli, sono figlia, ma anche innamorata, e gattara, e collezionista e…e… tanto altro! Quando mi chiede cosa ne penso del suo progetto di realizzare la sua prima mostra a Milano, non posso che esserne entusiasta e offrirmi di aiutarla con l’installazione.

La mostra di Maud è come una scatola di ricordi che si apre e ci parla. Ci parla di suo padre, di suo nonno, delle donne della sua famiglia e ovviamente di lei, il frutto di queste esperienze di vita che l’hanno fatta nascere. Al suo bagaglio familiare, aggiunge la sua personalità artistica e il suo operato: una dolce riflessione sulla vita e sull’essere artista. I materiali impiegati per realizzare le sue opere sono fortemente evocativi: carte realizzate da lei stessa, incisioni, stampe, buste che hanno viaggiato tra Italia e Francia, cocci dalla Corea, fotografie, calchi delle sue mani… si entra nel suo mondo compiendo un viaggio che ci parla di lei ma che alla fine ci parla di noi. Tutti noi abbiamo ricordi, esperienze e siamo il risultato di incroci di altre vite, così Maud parlandoci del suo personale riesce a coinvolgerci intimamente, dai suoi ricordi rinascono i nostri. Non si tratta di una mostra nostalgica, non c’è tristezza, ma omaggio e riconoscenza alla vita che non si richiude in sé stessa ma si apre all’altro. Siamo tutti uguali nel nostro essere unici, e se noi artisti riusciamo a trasmettere un messaggio che riesce ad essere unico e allo stesso tempo si apre a parlare ad ogni cuore, sappiamo di aver fatto centro. Maud Brosse con questa sua prima mostra personale ci è riuscita, ci rimane solo da aspettare cosa ci regalerà in futuro. 

Anche se la mostra si è conclusa qui a Milano, possiamo seguirla su Instagram, il suo profilo è @maud_brosse e meravigliarci ancora di come sappia parlare al nostro intimo. Avanti tutta, Maud! Aspetto le tue novità artistiche!

Giulia Calvanese per Radio Bla Bla Network News