Quando ho visto in rete che era imminente l’uscita di questo libro e quando ho capito di cosa avrebbe parlato, mi è preso un certo turbamento. Non sto a dire che c’è di mezzo uno dei più efferati fatti della nostra cronaca recente. La domanda era #PERCHÉ occuparsi di questo? Perché rischiare di creare un prodotto che poteva essere tacciato di sciacallaggio?
Titubavo, tentennavo, mi tenevo distante dal testo per una paura che adesso non riuscirei a verbalizzare. Poi, un consiglio competente e la fiducia nella scrittrice (recuperate il suo “E poi saremo salvi” e non ve ne pentirete), mi hanno fatto capire che era importante acquistare il volume.
Carati sembra un po’ prendere le distanze dalla vicenda di Rosy, la protagonista. Avrà di sicuro una posizione in merito a quanto narra ma a mio parere è stata brava nel mettere in luce i fatti e non le opinioni (sue).
Attraverso questa dinamica narrativa è possibile, per chi legge, rimettere in discussione tutta la #letteratura che si era originata a caldo sull’accaduto. Carati ha in mano tutti i pezzi del mosaico e nel momento in cui li presenta non elabora tattiche o sotterfugi per portare il pubblico dalla sua parte. Anche perché, lungo tutte le pagine, l’autrice persegue costantemente l’intento di #NON schierarsi di fronte ai vari resoconti che si susseguono.
Carati invece, fa una cosa molto più intelligente e raffinata. Instilla dubbi, crea spunti, fa ragionare. Soprattutto, offre #dati_di_fatto a chi vuole approfondire quanto è successo perché è giusto che le persone si possano documentare nel modo più corretto. Ma tutto questo viene compiuto senza far cadere dall’alto nulla, senza che affiori mai l’idea che Carati possegga la #verità.
La scrittura dell’autrice risulta poi una conferma. E’ sciolta e coinvolgente senza mai essere invasiva nei confronti di chi si approccia a questa vicenda. E non ha bisogno nemmeno di travisare i fatti per fare maggiore proselitismo. Sembra di assistere, anzi, si assiste ad una forma di giornalismo come dovrebbe essere sempre.
Per quanto il ritratto a tutto tondo di Rosy faccia capire che le cose dovevano (potevano??) andare diversamente, se penso a Erba e a quello che è successo rimango ancora scosso.
Ciò non toglie che io voglia assolutamente consigliare questo libro.
E’ una voce in più sul discorso.
E va ascoltata.
Enrico Redaelli – RADIOBLABLANETWORK NEWS