Giuseppe Romele, fondista paralimpico si è raccontato ai microfoni di RadioBlaBlaNetwork. Nato con una ipoplasia femorale bilaterale e con un passato nel nuoto paralimpico, Giuseppe Romele è riuscito poi a specializzarsi nello sci di fondo (o sci nordico) paralimpico è un disciplina invernale che si può praticare su piste sia all’aperto che al chiuso (queste ultime si trovano solo in alcuni paesi stranieri come ad esempio a Oberhof in Germania); Questa disciplina consiste nel percorrere medi o lunghi tratti innevati scegliendo tra due specialità, la tecnica classica (i cui passi principali sono: il passo alternato, la scivolata spinta e il passo spinta) o libera (skating); è uno sport prettamente individuale anche se esistono delle staffette a squadre. A seconda della personale disabilità si possono utilizzare bastoncini, sci o slittino.

Dal nuoto allo sci – “Ho iniziato il mio percorso paralimpico all’età 14 anni con il nuoto fino al 2017. In questa disciplina sono riuscito a stabilire il record italiano di 1’34” nei 100 metri rani, 200 misti e 400 stile. Nel 2018 ho poi provato l’atletica con la carrozzina a spinta, partecipando due volte alla maratona di Berlino. Ed infine nel 2019 ho iniziato a praticare lo sci di fondo cercando di puntare alle paralimpiadi di Pechino 2022 dedicandomi a tempo pieno.”

Le vittorie ottenute – “I risultati che ho ottenuto sono i seguenti: 12 ori in coppa del mondo, un argento mondiale a Lillehammer 2022 e il bronzo a Pechino alle paralimpiadi del 2022. Nel 2023 ho fatto il bis vincendo i campionati del mondo nella media e lunga distanza a Ostersund in Svezia. Tutto questo non sarebbe successo senza la Polisportiva Valcamonica che mi ha fatto conoscere questo stupendo movimento e mi sta seguendo in tutto il mio percorso”.

La tua passione per lo sci nordico – “La passione per lo sci nordico è nata grazie a un mio compagno di squadra Cristian Tonelli che mi ha chiesto di venire a provare. Anche lui tesserato per la polisportiva Disabili Valcamonica”.

Le emozioni di Pechino: “L’emozione della medaglia è inspiegabile. Difficile da comprendere tutt’ora”.

 La nuova sfida con il paratrihatlon – “Nel paratriathlon sto puntando alla qualifica per Parigi 2024, siamo a buon punto. Anche questa ambizione è nata con Angelo Martinoli della polisportiva disabili Valcamonica che è poi la persona che mi ha sempre sostenuto. Il paratrihatlon è una tappa fondamentale per la stagione sulla neve che mi attende”

I consigli per il primo approccio al mondo paralimpico – “L’approccio di una persona che si vuole avvicinare ad uno sport invernale come lo sci nordico è sicuramente da prendere con tranquillità e poi bisogna avere la capoccia dura perché è molto difficile”

Road to Cortina e Milano 2026 – “ L’occasione di avere un evento in casa di questa portata capita probabilmente una sola volta. Quindi si lavora per fare bene”.

Davyd Andreysh – RadioBlaBlaNetwork News

Foto