Un romanzo dove predomina il pensiero sull’azione. Un romanzo dove è difficile parlare della trama. Piuttosto, per capire meglio il libro, si potrebbe creare un percorso mettendo in evidenza alcune parole simbolo.

#Risveglio – E’ il titolo. Non è di sicuro un vocabolo scelto a caso. In questo frangente, il significato è riconducibile a più di un piano di lettura. Non si tratta solo di quando si aprono gli occhi al mattino, al punto che ci vuole sempre un po’ per capire in quale era geologica ci si trova. E’ certamente ascrivibile al risveglio da un sonno (dogmatico, direbbe Kant avendo ragione) durato troppo tempo. Ma è anche collegabile a quello che dovrebbe essere il risveglio delle coscienze per contrastare ingiustizie ed iniquità dell’attuale contesto.

#Ricostruzione – Il termine è assolutamente collegato al precedente. In questo intervallo di #sonno_dogmatico, cos’è successo? E’ come quando in un archivio sussiste un buco temporale da dover colmare con materiale opportuno. Scatta quindi la #Ricerca per trovare più elementi possibili che soddisfino questo specifico criterio.

#Ricordo – E’ sempre un ingrediente imprescindibile. Anche in questo caso sussiste una connessione con le parole chiave dette prima. Serve di sicuro alla ricostruzione di cui ho parlato poc’anzi; serve per una maggiore consapevolezza di se stessi. A volte questi souvenir della mente affiorano con facilità, a volte invece si nascondono nei meandri più reconditi del cervello. Ovviamente, questi ultimi sono quelli più centrali per quello che riguarda l’assemblaggio di questo percorso.

#Cecilia – E’ il nome di una personaggiA. La riflessione che segue è farina del mio sacco e magari (e sarebbe davvero una fortuita coincidenza) è stata formulata anche dall’autore. Questo nome di battesimo avrebbe un’origine latina la cui etimologia riconduce ad una sfera semantica relativa all’aver perso l’uso degli occhi. Ora, bisogna instaurare un nuovo tipo di categoria mentale e cioè che la cecità potrebbe essere solo uno stato d’animo. Perché, alla lunga, chi è cieco sa #vedere le cose e le persone meglio di quanto si possa immaginare.

Forse i vocaboli da inserire in questa specie di glossario potevano/dovevano essere di più. Ho voluto indicare quelli che a mio parere erano indispensabili anche a creare maggiore curiosità sulla vicenda de “Il risveglio”.

Enrico Redaelli – RADIOBLABLANETWORK NEWS