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BlaBla o Bar bar bar. Ma facciamolo insieme

Una radio web per blaterare, come dicevano i latini, insieme. Radio BlaBla Network è uno strumento di conoscenza e di intrattenimento. E la noia diventa curiosità.

E bla, bla, bla. O anche solo Bla Bla. Non tutti sanno che questa parola è una onomatopea, cioè una parola che nasce dal suono del significato stesso. Provate a dirla ripetutamente e vi accorgerete che il senso di quel suono è proprio quello della noia, quello del nulla. Famosi i bla bla bla che Greta Thunberg usava per dire di come i potenti se ne infischiassero del futuro, ma anche quelli dell’intercalare di chi usa bla bla come eccetera, perché spesso l’uso della parola supera il significato nel suo utilizzo.

Eppure, ogni volta che parlerete di Radio BlaBla e del suo nome, fatelo, potrete spendervi una curiosità storica, e cioè che abbiamo rischiato di chiamarci Radio bar bar bar, perché i tre bar per i latini si legavano alla parola barbaro e significava parole incomprensibili, cioè rumori senza senso.

Qualcun altro, riporta la rivista Focus, nell’Ottocento accostò il bla bla a Blab Blab Blab, che verrebbe da “blabbler”, una parola americana che vuol dire “vuoto, senza senso”. Radio BlaBla Network prende questo suono che per noi significa che possiamo parlare di tutto, anche di quello che sembra vuoto e riempirlo, con musica, con notizie e con intrattenimento e anche con la cultura che tiene tutto insieme, anche la parola ultimamente sembra passata un po’ di moda.

Ecco perché il palinsesto di Radio BlaBlaNetwork che ha confezionato Jacopo Vitelli è un insieme di voci, giovani e di temi che si susseguono fra note di artisti, emergenti e proposte musicali e culturali vivaci. Perché BlaBla per noi è riprenderci quello che troppi scartano e che per noi è interessante. È la solita questione dei punti vista. Venite a sentirci, facciamo insieme bla bla.

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